YOGURT E KEFIR: QUALE SCEGLIERE?
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Yogurt e Kefir: le differenze
Lo yogurt e il kefir sono alimenti che si somigliano ma con molte differenze.
Lo yogurt, lo yogurt greco e il kefir di latte sono tutti derivati del latte ma con una percentuale differente di proteine, vitamine, sali minerali e acqua che conferisce loro una diversa densità.
Lo yogurt greco per esempio, rispetto al comune yogurt e al kefir, risulta più denso e quindi più ricco soprattutto di proteine. Per questo motivo è indicato come spuntino pomeridiano, maggiormente negli sportivi. Lo yogurt greco inoltre contiene molte caseine e due batteri: streptococcus thermophilus e lactobacillus bulgaricus. Durante la fermentazione, questi batteri trasformano il lattosio in acido lattico, motivo per il quale anche chi è intollerante al lattosio in genere riesce a digerire lo yogurt greco.
Il kefir invece è una bevanda fermentata, derivante dal latte vaccino o caprino, contenente solo i due batteri caratteristici dello yogurt e molti probiotici. Non si produce con la coagulazione delle caseine per cui è tollerato ancora meglio, rispetto allo yogurt greco, da chi ha difficoltà intestinali.
Il kefir d’acqua è il più digeribile in assoluto. Contiene più probiotici del kefir di latte e dello yogurt. E’ una bevanda frizzantina, leggermente alcolica e molto dissetante. Lo si può bere assoluto oppure arricchito per esempio con l’aroma di cannella o di vaniglia.
Il kefir d’acqua arricchisce molto la flora batterica e sostiene il sistema immunitario, di più rispetto allo yogurt e al kefir di latte. E’ facile da preparare in casa.
Come si fa il Kefir d’acqua
Ingredenti:
1) un litro d’acqua naturale (va bene anche quelle del rubinetto)
2) tre cucchiai di fermenti (disidratati si acquistano in negozio, freschi si possono recuperare da qualcuno che li ha già pronti in casa, disposto a regalarli)
3) tre cucchiai di zucchero semolato bianco
4) un fico secco o un dattero
5) mezzo limone
Mettere il tutto in una brocca per 24 ore a temperatura ambiente coprendo con della pellicola sulla quale si praticano dei forellini.
Dopo 24 ore filtrare la bevanda e metterla in frigo per qualche ora prima di berla.
Importante: i fermenti non adoperati vanno tenuti in frigorifero e sciacquati ogni dieci giorni
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